Formazione per CdA, un cambio di prospettiva necessario
Intervista a Daria Brughelli, Legal Counsel (Bizzozero&Partners), Coach in reinserimento professionale per quadri dirigenti (AFG Management Consulting)
Da quali riflessioni nasce la sua scelta di partecipare al corso Certified Board Member (CBM)?
Il ruolo di membro di CdA è profondamente cambiato negli anni, passando da una carica quasi “onorifica” a un ruolo chiave, che comporta grandi responsabilità e richiede visione, conoscenze e competenze a 360°. Personalmente ho alle spalle una lunga carriera manageriale in ambito bancario durante la quale ho avuto modo di approfondire soprattutto problematiche di GRC (Governace, Risk & Compliance) e confrontarmi con le esigenze e aspettative del CdA in qualità di referente interno. Mi mancava invece la conoscenza più diretta e pratica degli elementi chiave e dei criteri decisionali relativi a strategia, finance, comunicazione. Il curriculum allestito per il corso CBM mi ha permesso non solo di consolidare le mie competenze ma anche di certificarle, elemento a mio modo di vedere importante: anche e soprattutto a livello di CdA non è più tempo di improvvisazioni e assoli perché la posta in gioco è troppo importante.
Il Consiglio d’Amministrazione è un organo decisionale con importanti responsabilità in ambito civile, penale e fiscale: una gestione ottimale dei rischi è quindi fondamentale per garantire stabilità e sicurezza alla società amministrata. Alla luce di questa premessa e in base alla sua esperienza dove individua le maggiori potenzialità di una formazione specifica per membri di CdA?
Una formazione “generalista” come quella proposta dal corso Certified Board Member permette di acquisire delle conoscenze di base negli ambiti chiave per la gestione dell’impresa e quindi di creare una base comune sulla quale costruire un dialogo costruttivo all’interno del CdA e tra CdA e Direzione. La gestione dei rischi, benché di grande attualità, viene ancora spesso considerata un “male necessario” da lasciar presidiare agli specialisti. In realtà la gestione dei rischi non è che il contraltare della gestione delle opportunità, e in quanto tale un elemento chiave nella definizione e implementazione della strategia aziendale. Avere un corso che assicuri e certifichi una formazione di base nei principali ambiti di governance aziendale faciliterà la costituzione di CdA in grado di interagire ed operare – internamente e con la Direzione – in modo costruttivo, equilibrato ed efficace.
Il ruolo di coach in reinserimento professionale le ha permesso conoscere il mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda le funzioni dirigenziali. Come si stanno evolvendo le competenze richieste a questi profili?
Il mercato del lavoro sta diventando sempre più “fluido” e dinamico e quindi più trasparente e competitivo. A livello dirigenziale a fare la differenza oggi sono soprattutto le competenze trasversali: abilità relazionali, empatia e intelligenza emotiva, doti comunicative, capacità di problem solving e creatività, resilienza, flessibilità e capacità di adattarsi ai cambiamenti. Il mercato del lavoro di oggi premia chi dimostra di avere un’esperienza ricca e multiforme, di essere cosciente delle proprie competenze, conoscenze e capacità e di sapersi mettere in gioco. In questo un ruolo chiave è giocato dalla formazione continua, anche in ambiti non prettamente o direttamente legati al ruolo professionale. Per questo mi sento di consigliare il corso CBM non solo a chi svolge o ambisce a un ruolo di consigliere di amministrazione ma anche a chi è operativo in azienda in ruoli dirigenziali: il cambio di prospettiva permette di ampliare la visione, meglio comprendere esigenze, aspettative e priorità di quest’organo decisionale e grazie a ciò rendere più efficaci e costruttive le interazioni tra Direzione e CdA.
Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2022 del corso “Certified Board Member”. Per maggiori informazioni e pre-iscrizioni cliccare qui)