«Quando ho intrapreso l’attività di Consigliere d’Amministrazione indipendente ho sentito il bisogno di consolidare e rinnovare le mie conoscenze»
Intervista a Stefano Coduri, Manager
Quali riflessioni l’hanno spinta a partecipare al corso Certified Board Member (CBM)?
Nel 2018 il mio cammino professionale è stato marcato da una svolta: dopo parecchi lustri di attività quale dirigente di banca ho deciso di diventare consulente indipendente e di passare dall’altra parte del tavolo mettendomi a disposizione quale consigliere d’amministrazione indipendente. In questo nuovo contesto ho sentito il bisogno di consolidare e rinnovare le mie conoscenze, in modo da creare le migliori premesse per l’esercizio di questa funzione.
Manager di alto livello nel settore finanziario, lei è attivo in diverse società di consulenza con ruoli importanti: sulla base delle conoscenze e competenze accumulate a livello professionale, secondo lei quali sono le prospettive della piazza finanziaria ticinese nei prossimi anni?
Il successo passato della piazza finanziaria ticinese è indissolubilmente legato alla nostra posizione di piccolo territorio svizzero e italofono, inserito geograficamente nel Nord Italia, regione abitata da oltre 20 milioni di abitanti. L’accesso a questo enorme mercato ci è oggi di fatto precluso da restrizioni regolatorie, che nascono dalla volontà dell’Unione Europea di creare e sviluppare un mercato unico. La Svizzera non ha ancora trovato un modus vivendi stabile con l’UE e questo condiziona le prospettive della piazza finanziaria ticinese.
Come ha integrato nella sua attività professionale le competenze acquisite durante la formazione?
Facevo già parte di consigli d’amministrazione prima della formazione CBM: l’averla assolta mi ha dato maggiore consapevolezza dell’universo dei portatori d’interesse che un consiglio d’amministrazione deve “curare” e della responsabilità che lo stesso CdA porta verso la società in quanto persona giuridica.